Sommario della Psicologia dei bisogni

Importanza fondamentale dei bisogni

Io considero i bisogni il fondamento di qualunque forma di vita, dalle specie più semplici (come gli organismi monocellulari) a quelle più evolute (come l’uomo). Essi possono essere distinti in innati (cioè geneticamente determinati e immutabili) e acquisiti (cioè formatisi come risultato di esperienze e modificabili attraverso ulteriori esperienze). Possono inoltre essere distinti in bisogni di ottenimento e bisogni di evitamento. I bisogni acquisiti (autoindotti o indotti da terzi) si sviluppano come mezzi per soddisfare bisogni (innati o acquisiti) di ordine superiore.

La mente come sistema cibernetico

Io considero la mente un sistema cibernetico di agenti autonomi intercomunicanti, per lo più inconsci e involontari, il cui scopo è quello di determinare il comportamento dell’individuo in modo da favorire la sua sopravvivenza e la conservazione della sua specie. Ciò avviene attraverso la soddisfazione dei suoi bisogni (sia innati che acquisiti).

Origine dei disagi mentali e scopo della psicoterapia

Io considero il disagio mentale un effetto della mancata o insufficiente soddisfazione di uno o più bisogni innati a causa di ostacoli esterni o interni, conflitti tra bisogni e/o strategie di soddisfazione inadeguate.

La psicoterapia è la cura metodica del disagio mentale. Essa dovrebbe aiutare il paziente (ovvero il disagiato) a conoscere i suoi bisogni insoddisfatti e i motivi della loro frustrazione, in modo da correggere le strategie di soddisfazione che si sono dimostrate inadeguate.

Classificazione dei bisogni umani

Ho diviso i bisogni umani nelle seguenti sei classi. Il concetto di bisogno è qui inteso in senso lato e comprende istinto, desiderio, passione, interesse, attrazione, pulsione, motivazione, speranza ecc. e i corrispondenti rigetti, ovvero i bisogni di evitamento di ciò che si oppone alla soddisfazione dei bisogni di ottenimento.

  Bisogni biologici

Riguardano: vita, salute, sopravvivenza, sessualità, riparo, nutrizione, protezione e allevamento della prole, stimolazione, sensazioni, riposo, sonno, esercizio fisico, igiene, guarigione dalle malattie ecc.

  Bisogni di comunità

Riguardano: comunità, cooperazione, appartenenza e integrazione sociale, imitazione, condivisione, alleanza, affiliazione, solidarietà, affinità, intimità, interazione, partecipazione, servizio, accettazione, approvazione, accoglienza, rispetto, moralità, ritualità, dignità, reputazione, responsabilità ecc.

  Bisogni di libertà

Riguardano: libertà, individuazione, diversità, ribellione, opposizione, trasgressione, novità, innovazione, creatività, cambiamento, umorismo, egoismo, riservatezza, irresponsabilità ecc.

  Bisogni di potenza

Riguardano: potenza, forza, competizione, potere, abilità, capacità, supremazia, superiorità, prevalenza, dominio, proprietà, possesso, competitività, aggressività, controllo, arroganza, gelosia, invidia ecc.

  Bisogni di conoscenza

Riguardano: conoscenza, linguaggio, cognizione, comprensione, esplorazione, calcolo, misurazione, informazione, osservazione, sorveglianza, curiosità, previsione, progresso, memoria, registrazione, documentazione ecc.

  Bisogni di bellezza

Riguardano: bellezza, armonia, semplicità, uniformità, conformità, pulizia, simmetria, sincronismo, regolarità, purezza, ritmo, danza, canto, suono, musica, poesia, estetica, incanto ecc.

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Alle sei classi sopra elencate ne ho aggiunta una che riguarda tutte le altre nel senso che mira ad una coerenza tra di esse, ovvero ad evitare e superare i conflitti tra bisogni:

  Bisogni di coerenza

Riguardano: coerenza, non contraddizione, concordanza, conciliazione, unità, sintesi, sinergia, armonia, ordine ecc. tra bisogni. Riguardano inoltre la percezione del “senso” dell’esistenza.

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Strumenti psicoterapeutici – Training sinottico

L’efficacia di una psicoterapia (di qualunque scuola) può essere aumentata mediante l’uso di informazioni registrate (scritti, disegni, fotografie ecc.) che il paziente stesso può produrre (con o senza l’assistenza di un terapeuta), e di repertori, questionari, formulari e guide che il terapeuta può mettere a disposizione del paziente; tali strumenti possono aiutarlo ad individuare ed evocare i bisogni insoddisfatti e stimolare una riorganizzazione dei propri automatismi cognitivi, emotivi e motivazionali che li renda più adeguati alla soddisfazione dei bisogni propri e altrui.

Il Training sinottico (da me concepito e sperimentato su me stesso) è un metodo basato sulla percezione sinottica di parole, frasi o altro materiale grafico o auditivo capaci di evocare simultaneamente contenuti della psiche del paziente, rilevanti per il suo disagio. Tale materiale dovrebbe essere raccolto e registrato (su carta o mediante un computer) nel corso del processo terapeutico, man mano che emergono fatti o idee rilevanti ai fini del processo stesso.

In questo libro presento i principi del Training sinottico e fornisco strumenti pratici per facilitare una psicoterapia.

Concetti chiave per comprendere la vita

Ritengo che i concetti chiave per comprendere la vita siano quelli di sistema, informazione, interazione e bisogno e, per le forme di vita più complesse, come quella umana, quello di sentimento.

Il concetto di sistema è importante perché il mondo è un sistema di sistemi, come pure lo sono la biosfera, tutti gli esseri viventi, gli esseri umani, la loro mente e le società.

Un sistema vivente è un insieme di parti che interagiscono obbedendo alle leggi della fisica e della biologia, ovvero cercando di soddisfare i propri bisogni. Dalla interazione possono emergere caratteristiche che non erano presenti nelle singole parti, come la coscienza. Per questo si dice che un sistema è più della somma delle sue parti.

Il concetto di informazione è importante negli esseri viventi perché la vita è basata su informazioni (codificate nel DNA) che istruiscono la materia vivente a conservarsi, svilupparsi, apprendere, riprodursi e morire di vecchiaia. Infatti le parti, o organi, che costituiscono un essere vivente comunicano tra loro scambiando informazioni (oltre che sostanze) e il loro comportamento è determinato da informazioni sia di origine genetica, sia acquisite attraverso interazioni precedenti.

Il concetto di interazione è importante perché un sistema vivente non può esistere come specie, né tanto meno vivere come individuo, senza che vi sia un’interazione tra le sue parti, ovvero uno scambio di informazioni, sostanze ed energie. Inoltre, la mente umana si forma attraverso le interazioni con gli altri e allo scopo di apprendere ad interagire con gli altri in modo funzionale alla soddisfazione dei bisogni propri e delle persone da cui dipende.

Il concetto di bisogno è importante per un sistema vivente (organismo o ecosistema) perché ogni parte di esso, risalendo fino alla cellula, si comporta in modo da soddisfare dei bisogni che sono codificati nel suo DNA e altri che si sono sviluppati attraverso interazioni con il resto del mondo. Il bisogno più elementare è quello dei geni, che necessitano di riprodursi e lo fanno con strategie che si differenziano attraverso l’evoluzione della specie. Tali strategie possono comportare lo sviluppo di nuovi bisogni o bisogni subordinati. Infatti, ogni bisogno è un mezzo, tentativo, o strategia per soddisfare un bisogno di ordine superiore.

I sentimenti e i bisogni sono intimamente legati in quanto il sentimento è la misura del grado di soddisfazione di uno o più bisogni. Infatti il piacere deriva dalla soddisfazione di bisogni, e il dolore dalla loro frustrazione.  Senza i bisogni non ci sarebbero sentimenti, né emozioni, né piaceri, né dolori, né gioie, né tristezze, né coscienza.

Importanza dei ruoli sociali

I bisogni di un essere umano possono essere soddisfatti solo mediante l’interazione e cooperazione (diretta o indiretta) con altri esseri umani. Le interazioni umane sono generalmente regolate da culture, o civiltà, interiorizzate a livello inconscio, che definiscono forme, norme, valori, linguaggi e ruoli attraverso i quali (e solo attraverso i quali) sono possibili interazioni non arbitrarie e quindi non violente.

Ogni ruolo corrisponde ad una o più funzioni sociali, ovvero a comportamenti attraverso i quali un individuo contribuisce alla soddisfazione dei bisogni propri e altrui.

La scelta o assegnazione dei ruoli può essere competitiva, e dar luogo a conflitti interni ed esterni, ovvero tra i diversi bisogni del soggetto, e tra i bisogni del soggetto e quelli altrui.

Un ruolo non condiviso, non consensuale, velleitario, confuso, indeciso o falso, e quindi non facilmente attuabile, può ostacolare la soddisfazione di uno o più bisogni e causare in tal modo sofferenze e disturbi mentali.

Felicità e saggezza

Io definisco la felicità di un individuo come una condizione abituale in cui i suoi bisogni primari vengono soddisfatti in modo sufficiente prima che una loro eventuale frustrazione provochi dei danni psicofisici. Per sufficiente intendo in misura tale per cui l’individuo accetti volentieri la vita che conduce e non desideri cambiarla strutturalmente.

Il fine ultimo di questo libro è quello di aiutare a diventare più saggi, cioè più capaci di conoscere e soddisfare i bisogni propri e altrui, e di conseguenza soffrire di meno e godere di più. Tutto ciò, in modo sostenibile per la persona, la società e l’ambiente in senso ecologico.

Sintesi grafica

La seguente figura rappresenta una sintesi della Psicologia dei bisogni in quanto contiene la maggior parte dei suoi elementi fondanti. Vedi la spiegazione nella sezione “Schema generale delle relazioni umane” del capitolo Relazioni trilaterali, coerenza affettiva, valenza sociale.